Il caso clinico descrive una paziente di 71 anni, obesa (100 Kg, BMI 33), ipertesa in terapia con Candesartan 16 mg quaque die (QD) e Furosemide 25 mg a giorni alterni. Dal dicembre 2014 vi era una storia di fibrillazione atriale parossistica, in terapia antiaritmica con Sotalolo 80 mg ter in die (TD) ed in terapia anticoagulante orale con dicumarolico (Warfarin) dal novembre 2015, sostituito con Dabigatran 150 mg BID da ottobre 2016. In anamnesi presentava una tiroidite nel 1987, una pregressa embolia polmonare nel novembre 2015, un pregresso intervento di protesi d’anca bilaterale nel 2013 ed una sindrome delle apnee notturne di lieve entità.
La paziente si è presentata in Pronto Soccorso alle ore 20.30 per una afasia motoria, aprassia ideo motoria ed una emiparesi facio brachio crurale destra insorta circa un’ora prima dell’accesso, con uno NIH stroke scale di 9. La pressione all’ingresso era 130/80 mmHg, la saturazione dell’ossigeno 98%. L’elettrocardiogramma mostrava un ritmo sinusale con morfologia normale dei ventricologrammi ed una frequenza di 55 battiti al minuto. Circa una settimana prima la paziente aveva effettuato una visita cardiologica e, siccome presentava una fibrillazione atriale persistente, era stata programmata una cardioversione elettrica. In urgenza è stato eseguito un esame TC cerebrale risultato negativo per lesioni ischemiche.
I primi ematochimici mostravano un emocromo normale con emoglobina di 14.4 g/dl (vn 12-16...continua a leggere