L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio modificabili, la cui presenza è correlata in modo con un aumento del rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari (1). Sebbene sia stato dimostrato che trattamento efficace dell’ipertensione arteriosa riduce in modo sostanziale il rischio di sviluppare tali complicanze (2), il controllo della pressione arteriosa rimane largamente insoddisfacente nella maggior parte dei paesi occidentali, tra cui anche l’Italia. Un’analisi degli studi condotti in Italia dal 2005 al 2011 che ha incluso circa 160.000 pazienti con ipertensione arteriosa seguiti prevalentemente nell’ambito della Medicina Generale in tutto il territorio nazionale, ha dimostrato come solo il 57% dei pazienti con ipertensione arteriosa fosse adeguatamente trattato e di questi solo il 37% raggiungesse un controllo efficace dei valori pressori in terapia (3). In un’analisi retrospettiva più recente dello stesso database dei medici su 911.753 soggetti, l’ipertensione arteriosa era presente in circa il 25% della popolazione ed un efficace controllo era presente in circa il 60% (più nelle donne che negli uomini) (4). Quindi, seppur migliorato, il controllo della pressione arteriosa in Italia resta insoddisfacente; poiché l’ipertensione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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