Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Alfred Cheung dell’Università dello Utah, Salt Lake City, USA. Sebbene il controllo della pressione arteriosa e della glicemia siano importanti nei pazienti con diabete di tipo 2, i dati sull'effetto del controllo di questi fattori sulla funzione renale non sono ben chiari. Pertanto i ricercatori hanno arruolato 7.020 pazienti con diabete di tipo 2, malattia cardiovascolare (ma non necessariamente insufficienza cardiaca) e un eGFR di almeno 30ml / min / 1.73m2. randomizzandoli a ricevere empagliflozin 10mg o 25mg o placebo. Al termine dello studio il farmaco ha causato una riduzione iniziale acuta della funzione renale, ma in seguito ha dato luogo ad una sua stabilizzazione a lungo termine. Tale dato è stato riscontrato anche nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca. Cheung ha rimarcato come  "gli inibitori dell'enzima di...continua a leggere