Tuttavia ottimizzare la terapia ad 1 anno dall’impianto è stato associato ad un ridotto rischio di peggioramento dell’insufficienza cardiaca o ad un aumento della mortalità. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da B Alvarez dell’Università di Santiago de Compostela, Spagna. E’ ben noto come la terapia di risincronizzazione cardiaca (CRT) è indicata nei pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica (HF) dopo aver raggiunto una terapia medica ottimale (OMT). Tuttavia, molti pazienti potrebbero non assumere una OMT quando il CRT viene impiantato, pertanto i ricercatori hanno voluto valutare il vantaggio a lungo termine della CRT nei pazienti con HF sintomatici in rapporto alla OMT prima o dopo l’impianto. Sono stati arruolati 328 pazienti consecutivi impiantati con un dispositivo CRT tra il 2001 e il 2015 ed è stato valutato l’effetto di essere o meno in OMT sul...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA