Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Roy Gardner del Golden Jubilee National Hospital di Clydebank, Regno Unito. Il dispositivo è costituito da una serie di sensori incorporati in un CRT-D che sono stati progettati per identificare diversi cambiamenti fisiopatologici associati a segni e sintomi comuni di insufficienza cardiaca. Questi sensori valutano i rumori cardiaci, il numero e il volume degli atti respiratori, l’impedenza toracica, la frequenza cardiaca notturna e l’attività quotidiana. Le variazioni multiple che questi sensori valutano sono aggregate e ad ogni singolo parametro è stato dato un peso basato sul rischio quotidiano di un individuo di peggiorare l'insufficienza cardiaca per creare un indice composito. Questo indice viene aggiornato quotidianamente e viene emesso un avviso quando l'indice attraversa una soglia definibile per ogni singolo utente. Un avviso positivo è stato associato a un rischio aumentato di 10 volte per eventi di insufficienza cardiaca. La valutazione dinamica che utilizza gli allarmi può identificare automaticamente i periodi di tempo in cui i pazienti hanno un significativo aumento del rischio di peggioramento dell'insufficienza cardiaca e aiutano a sfruttare meglio le risorse in questa vulnerabile popolazione dei pazienti. Il trial multicentrico ha arruolato 900 pazienti del Nord America, Europa e Asia affetti da insufficienza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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