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Quando una bassa dose può significare ridotta protezione

Fonte: Nielsen PB. BMJ. 2017 Feb 10;356:j510. doi: 10.1136/bmj.j510.

E’ stato recentemente pubblicato lo studio di Nielsen PB e colleghi che ha indagato, nell’ambito di diversi registri nazionali danesi, la sicurezza ed efficacia di basse dosi di anticoagulanti orali non inibitori della vit. K contro il warfarin. I risultati sono stati piuttosto interlocutori in quanto la significatività statistica non sempre e’ stata raggiunta. In sostanza, in circa 55 mila pazienti, l’apixaban 2.5mg /bid si e’ associato ad un trend verso un piu’ alto rischio di eventi tromboembolici rispetto al warfarin, mentre il rivaroxaban 15mg/die ed il dabigatran 110mg/bid risultavano associati ad un ridotto tasso di eventi tromboembolici rispetto al warfarin. Il rischio emorragico di apixaban 2.5mg/bid nonche’ di rivaroxaban 15mg/die e’ risultato simile al warfarin, mentre il rischio emorragico di Dabigatran 110mg/bid e’...continua a leggere

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