L'esperienza iniziale con la sostituzione della valvola aortica transcatetere (TAVR) all'interno di bioprotesi disfunzionanti impiantate chirurgicamente ha dimostrato che la TAVR valve-in-valve (VIV) è un'opzione terapeutica tecnicamente fattibile con risultati procedurali accettabili. Gli autori dello studio PARTNER 2 VIV hanno esaminato i risultati a 30 giorni e ad un anno di questa strategia in una coorte di pazienti ad alto rischio in caso di re-intervento (≥50% di morbilità maggiore o mortalità). La TAVR VIV è stata eseguita in 365 pazienti con età media di 79 anni (STS score medio del 9%). A 30 giorni dalla procedura, l'incidenza di morte per tutte le cause è stata del 2.7%, di ictus del 2.7%, di complicanze vascolari maggiori del 4.1%, di conversione a chirurgia tradizionale dello 0.6% e di impianto di pacemaker dell'1.9%. La mortalità per tutte le cause ad un anno è...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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