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Correlazione tra durata della fibrillazione atriale rilevata dai dispositivi intracardiaci ed incidenza di ictus: una guida per l’inizio dell’anticoagulazione
Fonte: Van Gelder IC, et al. Eur Heart J. 2017 Mar 1. doi: 10.1093/eurheartj/ehx042.

Lo studio ASSERT ha dimostrato che la fibrillazione atriale subclinica (SCAF) è comune nei pazienti portatori di pacemaker ed è associata ad un aumento del rischio di ictus ischemico o di embolia sistemica. Gli episodi di SCAF variano in durata e poco si sa riguardo le loro complicanze. Lo studio ASSERT ha seguito 2.580 pazienti, ipertesi, con età superiore a 65 anni e senza storia di fibrillazione atriale che hanno ricevuto un impianto di pacemaker o ICD. I pazienti in cui l'episodio più lungo di SCAF aveva una durata minore di sei minuti sono stati esclusi. Durante un follow-up medio di 2.5 anni, il 18.8% dei pazienti ha avuto un episodio di SCAF della durata compresa tra 6 minuti e 6 ore, il 6.9% tra 6 e 24 ore e il 10.7% per più di 24 ore. Un episodio di SCAF della durata superiore a 24 ore è stato associato ad un significativo aumento del rischio di ictus o embolia sistemica (HR...continua a leggere

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