Il rischio cardiovascolare (CV) rappresenta sicuramente l’eventualità più temuta al momento di prescrivere un trattamento antalgico nei pazienti più esposti alla possibilità di andare incontro a eventi CV maggiori come l’infarto del miocardio o lo stroke. Allo stesso tempo, l’artrosi rappresenta la più frequente causa di dolore articolare ed è la prima causa di dolore nell’anziano. Di conseguenza, accade spesso che il medico si trovi a prescrivere un antidolorifico in pazienti caratterizzati da un rischio cardiovascolare, in molti casi in trattamento antiaggregante con ASA a basse dosi. La prescrizione dev’essere, quindi, ragionata e si deve sempre basare sui risultati degli studi clinici.
Di fronte a un dolore nocicettivo di tipo infiammatorio, il moderno approccio al trattamento del dolore suggerisce l’impiego dei farmaci antinfiammatori non steroidei e la recente metanalisi di Da Costa e colleghi (Effectiveness od non-steroidal anti-inflammatory drugs for the treatment of pain in knee and hip osteoarthritis: a network meta-analysis, Lancet 2016) – che ha preso in esame 74 studi randomizzati per un...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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