Sebbene ormai sia riconosciuta l’efficacia e la sicurezza sulla popolazione generale dei nuovi anticoagulanti orali attualmente disponibili, il trattamento dei soggetti più fragili e anziani rappresenta per gli specialisti una sfida difficile. Dati provenienti da Real World indicano che i NAO sono spesso utilizzati a dosaggi più bassi di quelli raccomandati, spesso a causa dell’avanzata età del paziente e della presenza di comorbidità. Tuttavia l’utilizzo dei bassi dosaggi aumenta il rischio di eventi tromboembolici. In questo contesto si inserisce il vantaggio apportato da Edoxaban, le cui indicazioni per la dose ridotta di 30 mg di edoxaban sono chiare e semplici: pazienti con compromissione renale da moderata a severa (CrCL 15–50 ml/min), peso corporeo ≤ 60 kg o trattamento concomitante con inibitori della P-gp. Lo studio ENSURE-AF, ha mostrato come Edoxaban a dosaggio ridotto abbia un livello di efficacia e sicurezza comparabile...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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