La disfunzione ventricolare sinistra acuta è una complicanza maggiore della cardiochirurgia ed è associata ad un aumento della mortalità. Meta-analisi di piccoli studi suggeriscono che levosimendan può risultare in un più alto tasso di sopravvivenza tra i pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca. Questo è uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo che coinvolge pazienti nei quali è risultato indicato un supporto emodinamico perioperatorio o post cardiochirurgia, secondo criteri prespecificati. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere levosimendan (in un'infusione continua con una dose da 0.025 a 0.2 mcg/kg/m’) o placebo, per un massimo di 48 ore o fino alla dimissione dall'unità di terapia intensiva (ICU), in aggiunta alla terapia standard. L'outcome primario era la mortalità a 30 giorni.
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ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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