Yao e colleghi hanno identificato, nell’ambito di un’ampia banca-dati amministrativa statunitense, 14.865 pazienti con fibrillazione atriale (FA), i quali hanno iniziato terapia con apixaban, dabigatran, o rivaroxaban fra il 1° ottobre 2010 e il 30 settembre 2015; in tale serie di pazienti gli autori hanno valutato i dosaggi di questi nuovi anticoagulanti orali (NAO), al fine di identificare i casi di potenziale sovradosaggio (utilizzo della dose standard in pazienti con indicazione a riduzione della dose per disfunzione renale) e i casi di potenziale errato basso dosaggio (utilizzo della dose ridotta in pazienti senza indicazione a riduzione della dose per disfunzione renale); gli autori hanno quindi utilizzato l’analisi di regressione dei rischi proporzionali di Cox su coorti bilanciate per propensity score, per mettere in relazione queste errate modalità di dosaggio dei NAO con eventi clinici rilevanti (ictus...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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