E’ ormai acclarato che i nuovi anticoagulanti orali siano generalmente premiati da un miglior profilo di sicurezza rispetto al warfarin, soprattutto grazie ad una riduzione degli eventi emorragici intracranici. Un ulteriore pregio degli anticoagulanti diretti risiede nel fatto che non richiedono il meticoloso aggiustamento posologico necessario con il warfarin. Ciononostante, però, alcune riduzioni dei dosaggi sono state previste anche per i nuovi farmaci, soprattutto in relazione alla preservata o meno funzione renale.
Con il passare degli anni, dal momento della prima introduzione di questa nuova classe farmacologica, si è assistito ad un progressivo e costante incremento dell’utilizzo delle cosiddette dosi “ridotte” (Dabigatran 110mg, Rivaroxaban 15mg e Apixaban 2,5mg) ma le evidenze del loro profilo di sicurezza ed efficacia, rispetto a warfarin, in un contesto di “mondo reale” sono tutt’ora...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA