Sono ormai trascorsi alcuni anni dall’immissione in commercio della nuova classe farmacologica degli anticoagulanti orali diretti e ciononostante persiste ancora qualche remora sul loro profilo di sicurezza.
Non sono stati sufficienti i trials certificativi delle singole molecole, sia per l’inibitore diretto della trombina (Dabigatran) che per gli anti-fattore Xa (Rivaroxaban, Apixaban e ora anche Edoxaban), a fugare appieno tali dubbi in quanto si dice, probabilmente a ragione, che l’utilizzo di tali farmaci nella pratica clinica quotidiana (il cosiddetto “real world”), su una popolazione più complessa e fragile rispetto a quella arruolata negli studi clinici, può esporre a rischi non pienamente emersi nella conduzione dei trials.
Se a ciò aggiungiamo che, qualche anno orsono, un inibitore diretto della trombina (lo Ximelagatran) fu ritirato dall’azienda produttrice a causa di alcuni alert di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA