Razionale: E’ noto che il diabete di tipo 2 (DM2) si associa ad un aumentato rischio di scompenso cardiaco (SC) con un importante impatto sull’outcome clinico. Paradossalmente, l’effetto prognosticamente sfavorevole del diabete, è maggiore nei pazienti con disfunzione diastolica del ventricolo sinistro (VS) più che nei soggetti con disfunzione sistolica. I trials con inibitori della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4) hanno dimostrato una sostanziale neutralità sull’endpoint combinato cardiovascolare (CV), tuttavia nel SAVOR-TIMI 53 è stato riscontrato un aumento del 27% del rischio di ospedalizzazione per SC nel gruppo saxagliptin. Al momento, non è ancora chiaro l’effetto degli inibitori di DPP-4 sulla funzione cardiaca soprattutto diastolica.
Metodo e Risultati: E’ stata effettuata una sottoanalisi dello studio PROLOGUE, studio prospettico, multicentrico, randomizzato ed...continua a leggere