Gli stent vascolari bioriassorbibili sono stati creati per superare i limiti degli stent a rilascio di farmaci nell'intervento coronarico percutaneo (PCI). Abbiamo eseguito uno studio randomizzato per confrontare la struttura di scaffolds bioriassorbibili a rilascio di everolimus con quella di stent metallici a rilascio di everolimus nel contesto della pratica clinica di routine. Abbiamo pertanto assegnato a caso 1.845 pazienti sottoposti a PCI a ricevere uno stent vascolare bioriassorbibile (924 pazienti) o uno stent metallico (921 pazienti). L’end point primario era l'insuccesso del trattamento della lesione target (un composito di morte cardiaca, infarto del miocardio determinato dal vaso target o rivascolarizzazione del target). Il gruppo di monitoraggio dei dati e della sicurezza ha raccomandato la segnalazione tempestiva dei risultati dello studio a causa di problemi di sicurezza....continua a leggere