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Nella sindrome coronarica acuta, la doppia terapia anti-piastrinica a breve termine non è sempre appropriata, in alcuni pazienti vi è la necessità di un trattamento protratto
Fonte: Bavishi C - Am J Med. 2017 pii: S0002-9343(17)30608-3.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Bavishi C del St. Luke's & Mount Sinai West Hospitals di New York, USA. Dal momento che le recenti linee guida dell'AHA / ACC sulla durata della doppia terapia anti-piastrinica (DAPT) suggeriscono DAPT per 1 anno nei pazienti con una sindrome coronarica acuta, con una raccomandazione di classe IIb per la continuazione, i ricercatori hanno voluto valutare le evidenze scientifiche di queste raccomandazioni usando un approccio meta-analitico. Sono stati cercati nelle banche dati elettroniche studi randomizzati in cui venivano confrontati pazienti con una sindrome coronarica acuta sottoposti a PCI e a DAPT per un breve periodo (≤ 6 mesi) vs pazienti trattati con DAPT per 12 o più mesi (> 12 mesi). Quindi è stata valutata la mortalità per tutte le cause, la mortalità cardiovascolare, l'infarto miocardico, la trombosi dello stent e il...continua a leggere

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