I nuovi anticoagulanti orali sono in grado di essere efficaci quanto gli inibitori della vitamina K nella prevenzione degli eventi tromboembolici e, in alcuni casi, anche superiori. Accanto all’efficacia, queste molecole risultano anche più sicure, soprattutto in termini di riduzione degli eventi emorragici intracranici. L’impatto sugli eventi emorragici gastrointestinali è, tuttavia, meno favorevole. Scopo dello studio, recentemente pubblicato su Gastroenterology, è stato quello di valutare quale tra gli anticoagulanti diretti ha il miglior profilo di sicurezza proprio in questo ambito. E’ stata condotta un’analisi retrospettiva su pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare trattati con dabigatran, rivaroxaban, o apixaban (direct oral anticoagulants DOACs) dal 1 ottobre 2010 al 28 febbraio 2015. Gli autori hanno creato tre coorti di pazienti “propensity-matched”. Sono stati, quindi,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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