Sono stati analizzati 1.681 pazienti obesi distinti in 3 categorie sulla base dell'indice di massa corporea (BMI) : Basso, BMI <18,5; Medio, BMI ≥18,5 e <25; alto, BMI ≥25 (n = 182/915/400) al fine di valutare l'impatto della fibrillazione atriale (FA) sulla morte o ospedalizzazione per scompenso acuto. Durante i 406 giorni di follow-up (IQR, 116-739 giorni), la FA è stata associata ad un rischio più elevato dell'endpoint nei pazienti con frazione di eiezione conservata (HFpEF) (P <0,001, log-rank test), rispetto a quelli con frazione di eiezione ridotta (HFrEF). E' stata inoltre associata ad un più alto rischio di endpoint nei pazienti con BMI basso - medio e HFpEF (rispettivamente P = 0,016 e 0,009). Nell'analisi di rischio proporzionale multivariate di Cox, la FA era un predittore indipendente dell'endpoint nei...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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