Fonte: Ruff et al. Lancet 2014;383:955-962.
“L’animo è vigoroso e si rallegra di non avere molto da spartire con il corpo”: così scriveva Seneca all’amico Lucilio riferendosi alla terza età, quella nella quale l’interiore ringiovanimento entra in contrasto con un corpo che non è più in grado di sostenere questo animo, un corpo sicuramente più suscettibile alle patologie, nel quale convivono più comorbilità e sicuramente più vulnerabile agli effetti dei farmaci. E’ il caso della terapia anticoagulante con gli antagonisti della vitamina K che, a fronte di un evidente abbattimento del rischio “stroke” embolico, aumenta il rischio di complicanze maggiori, particolarmente nei pazienti più anziani. Proprio per i motivi sopracitati, il warfarin è sottoprescritto nei pazienti più anziani, categoria che, per l’alto rischio ischemico,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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