Fonte: ESC Congress 2017, Barcellona.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti T. Stefan, J. Fedacko, T. Pekarova, D. Pella, della Safarik University di Kosice, Slovacchia. Il tessuto adiposo è coinvolto nella patogenesi delle complicanze vascolari e il suo eccesso è strettamente connesso allo sviluppo delle malattie cardiovascolari (CV). Molti studi hanno evidenziato l'importante ruolo del PCSK9 nello sviluppo di cambiamenti aterosclerotici e di resistenza all'insulina. A tal proposito, i ricercatori hanno voluto indagare sulla relazione tra i livelli circolanti di PCSK9 e i cambiamenti vascolari subclinici, nonché i depositi di grasso nel fegato in pazienti obesi e non con un basso rischio CV. Sono stati arruolati 120 pazienti sani, esenti da malattie manifestate di CV, non diabetici e che non assumevano terapia ipolipemizzante. I soggetti sono stati divisi in tre gruppi in base al BMI: peso normale (N = 50), sovrappeso (N = 30) e obesi (N = 40) e in base alla positività dei cambiamenti vascolari quantificati da cIMT >75‰. Sono stati valutati i parametri biochimici fondamentali sia lipidici che non. I livelli di PCSK9 sono stati misurati con metodo ELISA, i parametri vascolari con gli ultrasuoni carotidei e i parametri di rigidità arteriosa con l’eco tracking (PWV, AI, Beta). La quantificazione della steatosi epatica è stata basata sul calcolo dell'indice epatorenale (HRI). Al termine...continua a leggere