Per affrontare l'onere economico delle ri-ospedalizzazioni precoci nei pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco è necessario disporre di dati affidabili. Questo studio ha valutato l'incidenza, le cause e le tempistiche di ri-ospedalizzazione non programmata a 30 giorni su un periodo di 11 anni, utilizzando i dati di un registro sanitario spagnolo. Sono stati identificati 27.581 pazienti ricoverati e dimessi con diagnosi principale di scompenso cardiaco. Le ri-ospedalizzazioni sono state definite come eventi non pianificati entro 30 giorni dalla dimissione indice. Nel periodo 2003-2013, i tassi di ri-ospedalizzazione a 30 giorni hanno registrato una crescita annua media annua di + 1.36%, passando dal 17.6% al 22.1%. La maggior parte delle ri-ospedalizzazioni erano dovute a cause cardiovascolari; la causa più comune era un nuovo episodio di scompenso cardiaco. Le tempistiche della...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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