Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Javed Butler della Stony Brook University di New York. E’ ben che noto che la congestione persistente è associata a una prognosi peggiore nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta (AHF) e che gli antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi, somministrati a dosi elevate, possono alleviare la congestione, superare la resistenza diuretica e mitigare gli effetti avversi dell'attivazione neurormale nella AHF. A tal riguardo i ricercatori hanno voluto valutare l'effetto dello spironolattone ad alto dosaggio associato alla cura standard per l’insufficienza cardiaca acuta sui livelli di NT-proBNP rispetto alla sola terapia standard. È stato eseguito un trial clinico randomizzato controllato in doppio cieco in 22 ospedali degli Stati Uniti su pazienti con AHF che non avevano assunto precedentemente spirinolattone o ne avevano ricevuto solo a...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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