Yeh e colleghi hanno rianalizzato i dati relativi a 25.416 soggetti arruolati e a 11.544 soggetti randomizzati nello studio DAPT, tutti sottoposti a una procedura coronarica interventistica (PCI) e seguiti in follow-up a lungo termine per eventi ischemici (endpoint combinato di infarto miocardico e trombosi dello stent) e per eventi emorragici (emorragie moderato/severe); in particolare, i ricercatori hanno classificato i pazienti in base alla complessità delle lesioni coronariche di partenza e hanno messo questo dato in correlazione con gli eventi documentati al follow-up nei soggetti randomizzati a 12 mesi di doppia antiaggregazione, piuttosto che a 30 mesi di doppia antiaggregazione. Le lesioni definite complesse avevano una delle seguenti caratteristiche: tronco comune non protetto, >2 lesioni/vaso, lunghezza ≥30 mm, biforcazione con un ramo laterale ≤2,5 mm, bypass venoso, lesione contenente un trombo. I...continua a leggere