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TROPPO RIGIDE

Il significato prognostico della rigidità arteriosa introdotto nelle Linee Guida Europee sull’ipertensione.

La diagnosi, la prevenzione e la te­rapia dell’ipertensione arteriosa han­no rappresentato oggetto di ses­sioni orali, tavole rotonde e po­ster presentati nel corso del XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Ipertensione Ar­te­rio­sa tenutosi a Roma dal 4 al 7 ottobre 2007. In particolare, sono state presentate le nuove Linee Guida Europee per la diagnosi ed il trattamento dell’ipertensione arteriosa, trattamento che deve essere ba­sato sulla stratificazione del ri­schio cardiovascolare in relazione all’entità dei valori pressori, ai fattori di rischio cardiovascolare as­sociati, alle condizioni degli organi bersaglio ed alle malattie cliniche associate. Uno degli aspetti in­novativi, rispetto alle Linee Guida precedenti del 2003, è stata l’in­troduzione della rigidità arteriosa tra i parametri per valutare il dan­no d’organo accanto alla microalbuminuria, all’ipertrofia ventricolare sinistra e all’ispessimento me­dio-intimale carotideo. Nell’ultima decade, è stato chiaramente dimostrato come l’aumento della rigidità arteriosa e del fenomeno della riflessione periferica dell’onda sfigmica sia il più importante de­terminante fisio-patologico dell’aumento della pressione sistolica e di pulsazione...continua a leggere

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