Questo studio ha valutato l’associazione tra valori pressori e l’esito clinico a breve termine in oltre 300.000 pazienti ricoverati per ictus ischemico acuto del registro “Get With The Guidelines-Stroke registry”. Sia i valori pressori più bassi (120 mmHg) che quelli elevati (200 mmHg) erano associati ad un maggiore rischio di mortalità intra-ospedaliera, mancata dimissione a domicilio, inabilita residua a deambulare rispetto ai valori intermedi (150 mmHg). Tuttavia, il rischio di complicanze emorragiche della terapia trombolitica era minore con i valori più bassi e maggiore con quelli più elevati rispetto ai valori di pressione arteriosa intermedi. Risultati simili sono stati ottenuti anche considerando la pressione arteriosa diastolica e media o la pressione di pulsazione all’ingresso. Questo studio mostra una relazione con curva J e curva U tra la pressione arteriosa ed esiti clinici a breve...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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