Questi sono le conclusioni presentate all’AHA da Zuzana Motovska della Charles University di Praga, Repubblica Ceca. Dal momento che i risultati iniziali dello studio multicentrico PRAGUE-18 non hanno evidenziato differenze significative tra due inibitori del P2Y12 (prasugrel e ticagrelor) nel breve termine, il follow-up a lungo termine è stato concentrato su un confronto tra prasugrel e ticagrelor, compresa la sicurezza di uno switch dai farmaci esaminati nello studio a clopidogrel. Un totale di 1.230 pazienti con infarto miocardico acuto (AMI) trattati con PCI sono stati randomizzati in fase acuta a prasugrel o ticagrelor con una durata prevista di trattamento di 12 mesi. L'endpoint combinato era la morte cardiovascolare (CV), l'infarto miocardico o l'ictus a 1 anno. Poiché i pazienti dovevano coprire i costi del prasugrel e del ticagrelor dopo la dimissione dall'ospedale, alcuni pazienti hanno deciso di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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