Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da SamanSetareh-Shenas, del Mount Sinai Hospital, New York. Dal momento che i dati sulla morbilità e sulla mortalità per infarto miocardico acuto (IMA) in base al territorio della a. coronarica coinvolta sono stati ottenuti da studi condotti oltre trent’anni fa, i ricercatori hanno voluto rivalutare tali dati in base a dati provenienti da database nazionali pubblici. E’ stata eseguita una analisi retrospettiva basata su un campione di pazienti del 2014 Nationwide Inpatient Sample, il più grande database statunitense di pazienti ospedalieri pubblicamente disponibili. Sono stati inclusi nell’analisi pazienti con più di 18 anni e con diagnosi primaria di IMA. L'endpoint primario è stato la mortalità. Gli endpoint secondari hanno incluso l'ammissione in UTIC e lo shock cardiogenico. Sono state eseguite analisi di regressione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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