Nell’ambito dei sempre più numerosi studi volti a chiarire il significato prognostico dei rilievi della risonanza magnetica cardiaca (RMC) nei pazienti con sospetta miocardite, lo studio ITAMY (ITalian multicenter study on Acute MYocarditis) ha valutato i dati di late gadolinium enhancement (LGE) di 386 pazienti (299 di sesso maschile; età media 35 ± 15 anni) con un quadro clinico di miocardite acuta e con frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) preservata e li ha messi in relazione con gli eventi clinici a una mediana di 1572 giorni (endpoint clinico combinato di morte cardiaca, intervento appropriato di defibrillatore impiantabile, arresto cardiaco rianimato e ricovero per scompenso cardiaco). Nei 374 pazienti con immagini interpretabili, il LGE coinvolgeva la parete inferiore e laterale nella sua parte subepicardica in 154 pazienti (41%; gruppo IL), la parete anterosettale nella sua...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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