Yao e colleghi hanno identificato in un’ampia banca-dati amministrativa statunitense 9.769 pazienti con fibrillazione atriale (FA) non valvolare che hanno iniziato ad assumere terapia anticoagulante orale fra il 1° ottobre 2010 e il 30 aprile 2016 e hanno messo a confronto gli eventi renali fra 4 diversi agenti anticoagulanti orali (apixaban, dabigatran, rivaroxaban e warfarin). Gli eventi renali considerati erano: riduzione ≥30% della velocità di filtrazione glomerulare stimata (VFGs), raddoppio del livello sierico di creatinina, danno renale acuto (DRA) e insufficienza renale. Per bilanciare le oltre 60 caratteristiche basali fra i pazienti delle 4 coorti farmacologiche, è stata utilizzata la probabilità inversa del peso del trattamento. Il rischio cumulativo alla fine dei 2 anni per ciascun evento era pari a 24,4, 4,0, 14,8 e 1,7% per una riduzione ≥30% della VFGs, un raddoppio della creatinina sierica, un...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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