CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

L’ipertensione arteriosa secondo le nuove Linee Guida Americane: è tutto oro quello che luccica?

Le nuove Linee Guida per la prevenzione, diagnosi e gestione della ipertensione arteriosa dell’American College of Cardiology e dell’American Heart Association (1) hanno portato una rivoluzione “copernicana” nella definizione dell’ipertensione arteriosa e dei bersagli di valori pressori da raggiungere con la terapia. Secondo gli esperti americani che hanno redatto quest’ultima versione delle linee guida, la definizione di valori normali, elevati e di quelli che identificano l’ipertensione arteriosa di grado 1 o di grado 2 sono state ridotte (figura 1) rispetto alle Linee Guida Americane precedenti (2) e quelle congiunte delle Società Europee di Ipertensione e Cardiologia (3). La riduzione nei valori soglia per la definizione di ipertensione arteriosa si riconduce ai noti risultati delle degli studi osservazionali che evidenziavano una relazione continua tra pressione arteriosa e rischio di eventi cardiovascolari anche per valori al di sotto dei limiti precedenti (4), ma soprattutto si basa sulle evidenze ottenute dagli studi clinici, come l’Ongoing Telmisartan Alone and in Combination with Ramipril Global Endpoint Trial (ONTARGET) (5), anche se l’ipertensione non rientrava nei criteri di inclusione, ed in particolare lo studio SPRINT (6). Nello studio SPRINT erano inclusi ipertesi di almeno 50 anni di età, con valori pressori sistolici tra 130...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA