Uno studio osservazionale canadese di “real-world”, condotto tra il 2011 ed il 2014, ha valutato le caratteristiche di prescrizione e di persistenza in terapia degli anticoagulanti orali antagonisti della vitamina K e degli anticoagulanti orali diretti, non antagonisti della vitamina K (NAO), in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare di nuova diagnosi. Lo studio è stato recentemente pubblicato su Pharmacoepidemiology & Drug Safety ed ha arruolato un totale di 62.867 pazienti. Nel suddetto periodo gli antagonisti della vitamina K sono stati prescritti nel 28% dei pazienti, mentre i NAO nel 23%. Solo il 2% dei pazienti aveva un punteggio CHA2DS2-VASc 0; di conseguenza, quasi la metà della popolazione totale, pur in presenza di indicazione alla terapia anticoagulante orale per la prevenzione degli eventi tromboembolici legati alla fibrillazione atriale, non aveva ricevuto...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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