Nei pazienti con storia di infarto miocardico acuto (IMA) il rischio di demenza potrebbe essere aumentato, a causa dell'ipoperfusione cerebrale associata alla disfunzione ventricolare sinistra o per conseguenze della coronaropatia, quali fibrillazione atriale e alterazioni della cinetica di parete del ventricolo sinistro, con possibile formazione di trombi intracardiaci e conseguente embolizzazione cerebrale. Inoltre, il trattamento chirurgico dell'IMA è causa di ipoperfusione cerebrale (durante la cardioplegia) e di possibile embolizzazione (dopo il clamp dell'aorta). Infine, IMA e demenza potrebbero rappresentare entrambi il risultato dell'azione sinergica di più fattori di rischio cardiovascolare, responsabili del danno coronarico e, con un periodo di latenza maggiore, di quello cerebrovascolare. Questo studio danese ha analizzato il rischio di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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