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Non tutti gli ACE-inibitori sono uguali

Fonte: Borghi C. et al. J Cardiovasc Pharmacol. 2017;69(1):48-54. Gli studi SMILE hanno dimostrato che zofenopril è efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari nel paziente reduce da un infarto miocardico acuto. Una recente disamina dell’intero susseguirsi di studi SMILE ha preso in esame le possibili differenze nell’efficacia preventiva di zofenopril versus altri ACE-inibitori. I dati valutabili sono stati relativi a 1.880 ipertesi e 1.662 normotesi, 449 dei primi e 486 dei secondi, rispettivamente, trattati con placebo. Tra tutti i casi valutati, 980 e 786 individui hanno ricevuto zofenopril 30-60 mg/die, 252 e 259 lisinopril 5-10 mg/die, 199 e 131 ramipril 10 mg/die, per un periodo di tempo variabile da 6 a 48 settimane. Il rischio ad 1 anno per morte oppure ospedalizzazione per cause cardiovascolari è risultato ridotto da zofenopril e lisinopril versus placebo negli ipertesi (HR: 0.65; IC 95%: 0.48-0.86; p = 0.003; ed HR:0.60, IC 95% 0.36-0.99;...continua a leggere

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