E’ noto che la presenza di anemia peggiora la prognosi nei pazienti con sindrome coronarica acuta o scompenso cardiaco cronico, ma non è chiaro se questa condizione rappresenti un fattore di rischio cardiovascolare anche in soggetti apparentemente sani. Questo studio giapponese ha analizzato l’associazione tra anemia, danno miocardico subclinico e mortalità cardiovascolare in 3111 soggetti senza storia di malattia cardiovascolare. Il danno miocardico è stato valutato in base ai livelli circolanti dell’isoforma cardiaca della proteina legante gli acidi grassi (H-FABP), una proteina del citoplasma che viene rilasciata in circolo in caso di danno alle cellule del miocardio e che rappresenta un predittore di prognosi cardiovascolare nella popolazione generale. Nella popolazione oggetto di studio, 343 soggetti (11%) presentavano anemia (Hb < 13 g/dl nel sesso maschile, Hb < 12 g/dl...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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