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Prevenzione della morte improvvisa nella cardiopatia dilatativa non ischemica
Fonte: Simon A S Beggs - http://dx.doi.org/10.1136/heartjnl-2016-310850.

Il recente studio danese per la valutazione dell'efficacia dell'ICD in pazienti con insufficienza cardiaca sistolica non ischemica (DANISH) ha suggerito che i defibrillatori  impiantabili (ICD) non riducono la mortalità complessiva nei pazienti con cardiomiopatia non ischemica (CMDni), nonostante riducano la morte cardiaca improvvisa.E' stata eseguita una meta-analisi aggiornata per esaminare l'impatto della terapia con ICD sulla mortalità nei pazienti con CMDni. Sono stati identificati sei studi di prevenzione primaria e due studi di prevenzione secondaria che hanno soddisfatto i criteri di ricerca. Utilizzando un modello a effetti fissi, l'analisi degli studi di prevenzione primaria ha rivelato una riduzione della mortalità complessiva con la terapia ICD (RR 0,76, IC 95% 0,65-0,91).

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