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L’idrochinidina previene gli eventi aritmici pericolosi per la sopravvivenza nei pazienti con sindrome del QT lungo
Fonte: Andrea Mazzanti; J Am Coll Cardiol 2017;70:3010-3015.

L’idrochinidina allunga l’intervallo QT nei pazienti con sindrome del QT corto, ma non è chiaro se riduca gli eventi aritmici di questi pazienti. Mazzanti e colleghi hanno seguito una coorte di 17 pazienti (82% di sesso maschile, età 29 ± 3 anni, QTc prima del trattamento 331 ± 3 ms) in terapia con idrochinidina alla dose di 584 ± 53 mg/die). Il trattamento è stato sospeso in 2 casi (12%) per intolleranza gastrointestinale e 15 pazienti hanno dunque proseguito lo studio, con un follow-up di 6 ± 1 anni. In tutti i pazienti è stato osservato un prolungamento del QTc (di 60 ± 6 ms). Gli eventi aritmici pericolosi per la sopravvivenza (arresto cardiaco o morte cardiaca improvvisa) sono stati messi a confronto, durante i 6 ± 1 anni, fra prima e dopo il trattamento con idrochinidina, ed è stato osservato che i pazienti in idrochinidina presentavano una riduzione del tasso di tali eventi dal 40% allo 0% e...continua a leggere

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