Il controllo della frequenza cardiaca nel paziente con scompenso cardiaco è fondamentale per la prevenzione degli eventi cardiovascolari e la riduzione di mortalità e riospedalizzazioni, come dimostrato dallo studio SHIFT (Systolic Heart Failure treatment with the If inhibitor ivabradine Trial). La terapia farmacologica per il controllo della frequenza viene generalmente impostata durante il ricovero, in condizioni di riposo; dopo la dimissione, la ripresa delle attività e il conseguente aumento dell’attivazione del sistema simpatico può determinare un incremento della frequenza cardiaca, favorendo così un più rapido peggioramento del compenso e la riospedalizzazione. Questo studio retrospettivo ha analizzato la differenza tra la frequenza cardiaca alla dimissione e quella rilevata alla prima visita di controllo ambulatoriale (differenza D-C) in 458 pazienti ricoverati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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