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Nei pazienti con indicazione a terapia anticoagulante a lungo termine dopo PCI, rispetto alla triplice terapia, la duplice terapia antitrombotica provoca meno sanguinamenti, senza un eccesso di eventi cardiaci tromboembolici ed ischemici
Fonte: Cavallari I, Patti G - Am J Cardiol. doi: 10.1016/j.amjcard.2017.12.014.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori Cavallari I, Patti G. del Campus Biomedico di Roma. Nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a PCI, l'efficacia e la sicurezza della doppia rispetto alla tripla terapia antitrombotica sono oggetto di dibattito, soprattutto se si considera la prevenzione di end point a bassa incidenza, come l’infarto miocardico (IM), la trombosi da stent o la mortalità. I ricercatori pertanto hanno eseguito una meta-analisi in cui venivano considerati 4 studi randomizzati controllati in cui erano stati arruolati 6.036 pazienti con indicazione clinica ad anticoagulazione orale cronica (OAC) dopo PCI, principalmente per fibrillazione atriale. I pazienti sottoposti a doppia terapia con un singolo agente antipiastrinico, essenzialmente un inibitore P2Y12, più OAC sono stati confrontati con quelli trattati con tripla terapia (aspirina, un inibitore...continua a leggere

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