Queste sono le conclusioni presentate da Mandeep R. Mehra, principal investigator dello studio. Lo studio è stato pubblicato contemporaneamente nel New England Journal of Medicine. Lo studio è stato condotto per valutare a lungo termine se l’HeartMate 3, il primo LVAD completamente impiantabile che utilizza la tecnologia di levitazione magnetica, potesse supportare in modo ottimale pazienti che sono in attesa di trapianto cardiaco. Un totale di 1.028 pazienti con insufficienza cardiaca NYHA IIIB o IV in 69 centri negli Stati Uniti sono stati randomizzati all'impianto chirurgico con HeartMate 3 o HeartMate II LVAD.. L'endpoint primario era la sopravvivenza a due anni senza ictus invalidante o reintervento per sostituire o rimuovere il dispositivo. Ad oggi ci sono risultati per 366 pazienti (HeartMate 3, n = 190, Heart Mate II, n = 176) che hanno completato i due anni di follow-up. L'endpoint primario nell'analisi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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