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EDOXABAN nel trattamento del tromboembolismo venoso paraneoplastico: la sfida tra evidenze scientifiche e pratica clinica

Introduzione
Edoxaban, il più recente tra i nuovi farmaci anticoagulanti orali, inibitore diretto del fattore Xa, è attualmente approvato per la prevenzione dello stroke e dell'embolia sistemica in corso di fibrillazione atriale e per il trattamento del tromboembolismo venoso (De Caterina 2014). Nello studio registrativo ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective aNticoaGulation with factor XA next GEneration in Atrial Fibrillation), Edoxaban ha dimostrato, per entrambi i dosaggi, non inferiorità rispetto a Warfarin nella prevenzione di ictus e embolia sistemica e superiorità rispetto a Warfarin per quanto riguarda l'endpoint composito di sicurezza comprendente sanguinamenti maggiori ed emorragia intracranica (Giugliano, Ruff et al. 2013). Nell'ambito del trattamento del tromboembolismo venoso, Edoxaban ha dimostrato non inferiorità rispetto a Warfarin nella prevenzione di ricorrenza a 12 mesi e superiorità rispetto a Warfarin nell'endpoint di sicurezza di sanguinamenti maggiori e non maggiori clinicamente rilevanti (Hokusai, Buller et al. 2013). Il tromboembolismo venoso è una frequente e temibile complicanza delle patologie neoplastiche. Il trattamento presenta spesso particolari criticità data la coesistenza, nei pazienti affetti, di elevato rischio emorragico e trombotico. Nello studio Hokusai-VTE Cancer (Edoxaban in Venous Thromboembolism Associated with Cancer), Edoxaban ha dimostrato non inferiorità rispetto a Dalteparina rispetto...continua a leggere

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