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La proteina C reattiva come predittore di capacità funzionale nello scompenso cardiaco
Fonte: Radenovic S et al. Clin Res Cardiol 2018 Apr;107(4):362-367. doi: 10.1007/s00392-017-1195-x.

I pazienti con scompenso cardiaco presentano livelli aumentati di proteina C reattiva (PCR), marker di flogosi e danno tissutale; inoltre, precedenti studi hanno individuato in questi pazienti una correlazione tra elevati valori di PCR e outcome avversi e hanno mostrato che l’abbassamento dei markers infiammatori determina una riduzione del rischio cardiovascolare. Tra i farmaci attivi sul sistema cardiovascolare, i beta-bloccanti possono ridurre i livelli di PCR, per cui questo studio ha analizzato la correlazione tra capacità funzionale e variazioni dei livelli di PCR, nel corso di 12 settimane di titolazione della terapia beta-bloccante. E’ stata condotta una sottoanalisi del CIBIS-ELD (Cardiac Insufficiency Bisoprolol Study in Elderly), uno studio multicentrico, randomizzato in doppio cieco in cui pazienti con scompenso cardiaco stabile sono stati randomizzati a ricevere bisoprololo o carvedilolo; in ogni paziente sono stati dosati PCR e NT-proBNP ed effettuato il 6-minute-walking-test (6MWT), all’arruolamento e a 12 settimane. Sono stati inclusi nell’analisi 488 pazienti, di età media pari a 72.1±5.31 anni, con frazione d’eiezione media 40%, suddivisi in tre sottogruppi in base alle variazioni dei livelli di PCR: low–low (N = 225), high–high (N = 132), low–high (N = 54), high–low (N = 77). All’arruolamento, la...continua a leggere

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