Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Federica Ilardi dell’Università Federico II di Napoli. L'aggregazione piastrinica svolge un ruolo fondamentale nelle sindromi coronariche acute (SCA). In questa patologia, i beta-bloccanti (BB) sono utilizzati per contrastare gli effetti delle catecolamine sul cuore. Le catecolamine circolanti possono anche potenziare la reattività piastrinica, principalmente attraverso gli α2- e i β2-adrenorecettori presenti sulla superficie piastrinica umana, quindi i BB possono influenzare l'aggregazione piastrinica, tuttavia gli effetti dei diversi BB sull'aggregazione piastrinica nei pazienti con SCA sono stati studiati in modo insufficiente. Pertanto un centinaio di pazienti SCA in duplice terapia antipiastrinica (DAPT) con aspirina e ticagrelor sono stati randomizzati a ricevere carvedilolo, un β-bloccante non selettivo (n = 50) o...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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