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Dabigatran non è inferiore, sia in termini di efficacia che di sicurezza, agli antagonisti della vitamina K nei soggetti candidati a cardioversione elettrica di fibrillazione atriale guidata da ecocardiografia transesofagea
Fonte: J Thromb Thrombolisis 2017 Dec19. doi: 10.1007/s11239-017-1599-5.

L’argomento su cui si è focalizzato questo studio prospettico osservazionale è piuttosto attuale: l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di una terapia anticoagulante di nuova impostazione con dabigatran rispetto alla prosecuzione di terapia con antagonisti della vitamina K in pazienti in attesa di eseguire cardioversione elettrica (CVE) di FA guidata da ecocardiografia transesofagea (TEE). I pazienti arruolati dovevano essere trattati con dabigatran 110 o 150 mg due volte al giorno o con antagonisti della vitamina K a dosi terapeutiche per almeno 3 settimane prima della cardioversione e 4 settimana dopo la procedura. E’ stato eseguito un follow up di 2 anni in ogni paziente. L’end-point primario di efficacia era un end-point composito ictus ischemico/TIA e embolimo sistemico; l’end point di sicurezza era invece la frequenza di emorragie maggiori. 176 pazienti trattati con dabigatran...continua a leggere

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