E’ stato recentemente pubblicata sulla rivista Europace un “update” dell’EHRA sull’uso degli anticoagulanti non antagonisti della vitamina K (NAO) in pazienti con fibrillazione atriale. In particolare, sono stati focalizzati alcuni aspetti di pratica clinica ad alta prevalenza nel mondo reale:
- Eleggibilità di trattamento: scompare il termine di “fibrillazione atriale non valvolare” e si rinforza ulteriormente il concetto che le uniche condizioni in cui i NAO non possono essere usati sono la presenza di valvola protesica cardiaca meccanica e di stenosi mitralica (in genere post-reumatica) moderata o severa. I NAO possono, quindi, essere impiegati anche in pazienti con altre valvulopatie native, con protesi biologiche, con pregressi interventi di valvuloplastica, con cardiomiopatia ipertrofica. Rimane indicazione al Warfarin in presenza di protesi biologiche chirurgiche impiantate per stenosi mitralica reumatica.
- Follow-up di pazienti in terapia con NAO: riveste un ruolo fondamentale il “tesserino del paziente”, in cui sono riportate indicazioni e dosi del farmaco, alcune istruzioni pratiche per il paziente e per il medico curante, l’assunzione di farmaci concomitanti, il programma delle visite di controllo e degli esami di laboratorio. In particolare, si ribadisce l’indicazione pratica a dividere il valore di creatinina clearance per 10 al fine di ottenere la...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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