Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Mônica Samuel Avila dell’InCor di San Paolo, Brasile. Dal momento che il trattamento chemioterapico con antracicline (ANT) è associato a cardiotossicità precoce e la sua prevenzione con i beta-bloccanti rimane controversa, i ricercatori hanno eseguito uno studio prospettico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo per valutare il ruolo del carvedilolo nella prevenzione della cardiotossicità delle antracicline. Gli autori hanno arruolato 200 pazienti con carcinoma mammario HER2 negativo e frazione di eiezione ventricolare sinistra normale (LVEF) che dovevano essere sottoposti a trattamento con antracicline (240 mg / m2) randomizzandoli a ricevere carvedilolo o placebo fino al completamento della chemioterapia. L'endpoint primario era la prevenzione di una riduzione ≥10% della LVEF a 6 mesi. Gli endpoint secondari...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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