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L’aggiunta di un ICD nei pazienti anziani sottoposti a impianto di un dispositivo CRT non ha avuto alcun impatto sulla sopravvivenza
Fonte: Michael Döring - INT. J. CARDIO 2018, 263, 15, 48–53.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Michael Döring dell’università di Leipzig, Germania. La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) è un'opzione di trattamento efficace per l'insufficienza cardiaca sistolica, ma il beneficio di un ICD nei pazienti anziani non è ben definito, pertanto i ricercatori hanno voluto valutare l'impatto dell’ICD sulla sopravvivenza in pazienti anziani con CRT. Sono stati inclusi nello studio pazienti di età ≥75 anni con indicazione ad CRT e indicazione in prevenzione primaria ad ICD, sottoposti a impianto di un pacemaker crt (CRT-P) o di un defibrillatore crt (CRT-D). Sono state analizzate le caratteristiche del paziente, i dati procedurali e di follow-up e la successiva mortalità per tutte le cause. Di un totale di 775 pazienti consecutivi sottoposti a impianto di CRT, 177 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Di...continua a leggere

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