La diagnosi di sindrome senocarotidea viene posta quando il massaggio dei seni carotidei provoca un’asistolia di almeno 3 secondi (risposta cardioinibitoria) e/o una riduzione della pressione sistolica di almeno 50 mmHg (risposta mista o vasodepressiva), con riproduzione della sincope spontanea. L'impianto di pacemaker (PM) rappresenta il trattamento di scelta per le forme cardioinibitorie e miste, ma è noto che circa il 20% dei pazienti continua a riferire recidive sincopali anche dopo l’impianto. Questo studio ha analizzato l'incidenza e i predittori di recidiva sincopale, in un'ampia casistica di pazienti sottoposti ad impianto di pacemaker per sindrome senocarotidea con prevalente risposta cardioinibitoria. E' stata condotta un'analisi retrospettiva dei dati di 3.127 pazienti consecutivi valutati nel periodo 2004-2014 presso due Syncope Unit italiane (Firenze e Lavagna). Tutti i pazienti, di età superiore ai 40 anni, erano stati sottoposti a massaggio dei seni carotidei della durata di 10 secondi, eseguito bilateralmente in clino- e in ortostatismo per un sospetto di sincope riflessa al termine della valutazione iniziale, in accordo con le linee guida della società europea di cardiologia. La presenza di recidive sincopali è stata indagata nei pazienti con follow-up di durata superiore a 6 mesi. La diagnosi di sindrome senocarotidea è stata posta in 261...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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