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Maggior rischio di decadimento cognitivo negli adulti con cardiopatie congenite
Fonte: Carina N. et al. Circulation. 2018. doi.org/10.1161/CIRCULATIONAHA.117.029686.

Le cardiopatie congenite (CC), presenti in 6-10 bambini ogni 1000 nati, rappresentano la malformazione più frequente riscontrata alla nascita. Grazie ai progressi nella diagnosi e nel trattamento, negli anni la mortalità associata alle CC si è notevolmente ridotta e un numero sempre maggiore di questi bambini raggiunge l’età adulta. Per questo motivo, una grande attenzione viene rivolta oggi alle patologie acquisite che questi pazienti possono sviluppare in età adulta, tra cui il decadimento cognitivo. I pazienti con CC presentano una maggiore prevalenza di diversi fattori di rischio correlati al decadimento cognitivo, come per esempio ipertensione, diabete, fibrillazione atriale, ictus, ridotta tolleranza al sforzo o la sindrome di Down. Inoltre, è noto che le CC si associano ad alterazioni dello sviluppo cognitivo nell’infanzia, mentre mancano dati sugli outcome cognitivi a...continua a leggere

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