Sono numerose le evidenze che le donne rispondano in modo differente rispetto a gli uomini ai farmaci cardiovascolari a causa di differenze cliniche oltre che farmacocinetiche e farmacodinamiche. Lo stesso dosaggio del warfarin deve essere calibrato in base al sesso del paziente. Sebbene sia documentato che nella terapia della fibrillazione atriale (FA) le donne mostrino una maggiore probabilità di sviluppare eventi avversi da farmaci rispetto a gli uomini, presentano anche un maggiore rischio di stroke (da 1.5 a 1.7 volte). Sebbene la terapia con anticoagulanti orali diretti (DOAC) mostri rischi e benefici differenti per sesso, gli studi di genere risultano ancora limitati. Nonostante nella FA le donne presentino un maggiore rischio di stroke rispetto a gli uomini, gli studi mostrano come esista per le pazienti donna un atteggiamento di sottoprescrizione di farmaci anticoagulanti, warfarin o DOAC, per la prevenzione di fenomeni tromboembolici. Una metanalisi di studi osservazionali mostra come le donne abbiano una probabilità inferiore agli uomini di ricevere warfarin. La percezione che le donne siano maggiormente esposte al rischio di sanguinamento potrebbe essere una motivazione che induce alla sottoprescrizione di warfarin e questo potrebbe portare ad un incremento di rischio di stroke ischemico. Anche con i DOAC, dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban, sebbene alcuni studi abbiano evidenziato effetti genere correlato, gli studi di fase III...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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